Alcuni giorni in più per rendere il vostro viaggio davvero unico e personalizzato!
LAGHI PANORAMI E TRIBU’
Dalle riarse lande del Lake Natron all'emozionante caccia con i Bush Men.
Dalle rigogliose rive del Lage Vittoria, paradiso del birdwaching, ai piedi del Kilimanjaro per imparare dai Masai come si tira una lancia e come si prepara una cerimonia.
Alcune tappe inusuali per scoprire come vivono le tribù con le loro tradizioni tra scenari mozzafiato
Lake Eyasi
Lake Natron
Lake Vittoria
Olpoponji
TREKKING PER TUTTI
Uno, due o tre giorni di camminate tra il folto della foresta o su dolci pendenze, dislivello contenuto e l' incontro con le tribù locali
1° tappa Monte Kilimanjaro
Altipiani Ngorongoro
Pendici Monte Meru
TREKKING PER POCHI
Monte Kilimanjaro (5896 m)
Monte Meru (4566 m)
Vulcano attivo Ol Donyo Lengai (2980 m)
IL MARE
Costa, isole, parchi marini: l’Oceano Indiano lambisce la Tanzania in 1000 km di costa, ricca di spiagge bianche, parchi marini, barriere coralline, città antiche e rovine delle dominazioni millenarie arabe.
Zanzibar.
Isola di Mafia
Isola di Fanjove.
Pangani.
Kilwa
LAKE EYASI: ALL'ALBA DELLA STORIA
Ci troviamo dentro la “valle spaccatura”, La Rift Valley, una delle poche zone di separazione tra due zolle tettoniche non ancora invase dal mare. Visiteremo l’oasi ricca di vegetazione, dove le terre fertili sono state distribuite ad ogni famiglia e coltivate con ingegnosi metodi di irrigazione. La tribù dei Datoga ci mostrerà come lavora i metalli per ricavarne splendidi monili ed armi.
La Rift Valley è la culla dell’umanità, dall’Etiopia alla Tanzania è qui che sono stati ritrovati i resti dei primi ominidi. In queste terre vivono ancora gli Hadzabe, appartenenti al popolo Sun, il più antico della Terra. Gli Hadzabe, o Bush men, vivono di caccia e raccolta e comunicano con parole e schiocchi, come si ipotizza fossero le prime forme di comunicazione verbale. Potremo sperimentare qualcosa di ancestrale seguendoli nella caccia, alle prime luci dell’alba, accendendo il fuoco con due legnetti e magari assaggiando il loro pasto.
LAGO NATRON: DENTRO LA FAGLIA
Quasi al confine con il Kenia il Lake Natron si sviluppa per 58 km di lunghezza e …50 cm di profondità, una zona salata e desolata. Cascate, vulcani attivi e paesaggi riarsi rendono questo tratto di “spaccatura” davvero sorprende. Arrivati all’oasi di Engare Sero ci attende una rinfrescante passeggiata lungo il torrente fino alla cascata dove sarà possibile fare il bagno.
All’alba partiremo a piedi per una lunga passeggiata tra alberi e praterie alla volta del lago e dei suoi fenicotteri, se sarà stagione (luglio, agosto) li vedremo a migliaia perché arrivano qui per deporre le uova in piena tranquillità. Il Lake Natron infatti ha un livello di salinità e una temperatura tali che lo rendono inaccessibile a qualsiasi predatore.
LAGO VITTORIA, IL PIU’ GRANDE LAGO AFRICANO: BIRDWACHING, PESCATORI, VITA LOCALE
Arrivando sul Lago Vittoria ci si rende subito conto che l’ambiente naturale è cambiato! Abbiamo appena lasciato la savana del Serengeti eppure è tutto diverso. Gli ampi spazi delle spiagge, i campi coltivati, il bestiame ben nutrito, e allo stesso tempo le rive del lago che sembrano selvagge come se nessuno abitasse in questa zona. A completare il quadro arrivano i sassi. Enormi, rotondi e dalle posizioni improbabili. Sembrano davvero gettati da una mano gigante. In tutta la zona di Mwanza e oltre, questi enormi monoliti rendono il paesaggio inconfondibile.
Il lago Vittoria è poco frequentato dai turisti e per questo in grado di offrirvi un autentico spaccato della vita locale. Nel vicino villaggio abitano i pescatori che si possono sentire di notte cantare in coro per allontanare la paura. All’alba andremo a vederli mentre tornano e danno il pesce alle loro donne che lo venderanno in un vivace mercato locale. Durante il giorno andremo alla scoperta degli ambienti lacustri, anche servendoci di una piccola imbarcazione, per avvistare la fauna lacustre ed un’infinità di volatili. Il Lago Vittoria è davvero una gioia per chi ama iL BIRDWACHING.
PRIMA TAPPA DEL TREKKING DEL KILIMANJARO: FORESTA EQUATORIALE
Prima tappa del trekking del Kilimanjaro, dal Marangu gate (1828 m) al rifugio Mandara Hut ( 2700 m) e ritorno in giornata.
4/6 ore di cammino nel fitto della foresta equatoriale, ammirando tantissime specie di uccelli colorati e alcuni tipi di primati. Il Kilimanjaro è una grande riserva di acqua e di biodiversità, per questo motivo protetta come patrimonio dell’umanità. Cammineremo per tutto il tempo sotto le fronde della foresta equatoriale montana, ricca di umidità, con alberi ad alto fusto (come la Macaranga kilimandscharica, la Mitragyna rubrostipulata e l'Albizia schimperiana) , felci e in stagione orchidee di rara bellezza. Vicino al rifugio, se saremo fortunati, potremo avvistare cercopitechi dal diadema e colobi guereza che si muovono senza dare troppa importanza alla presenza umana.
ALTIPIANI DEL NGORONGORO
Safari a piedi di 2/4 giorni sui sentieri dei Masai, dal Cratere del Ngorongoro fino al Lago Natron
Bellissima esperienza fuori dalle rotte turistiche, che consigliamo a tutti coloro che desiderano fare davvero un’esperienza autentica. Molto probabilmente sarete soltanto voi e i Masai a percorrere questi sentieri. Il trekking ci porterà dai 2000 m del cratere principale ai 1000 m del Lago Natron.
Discesa nel cratere di Empakai attraverso la foresta equatoriale montana fino al lago adagiato sul fondo e risalita. Trekking sui sentieri dei Masai attraverso i boschi fino al villaggio Naiobi. Se sarà di venerdì avremo il privilegio di partecipare ad una giornata di mercato, mangiando la carne di capra arrostita e magari assistendo da lontano ad una riunione. Capita spesso che il mercato sia occasione per i Masai per sedersi in cerchio e risolvere i problemi.
BASSE PENDICI DEL MONTE MERU
Foresta tropicale e piantagioni
Una lunga passeggiata (6 ore circa, rimanendo intorno ai 1500 m di altitudine) sulle pendici del Meru ci permetterà di visitare piantagioni e tribù. Seguendo il sentiero arriveremo ad una cascata nascosta nelle pieghe della roccia e della foresta pluviale. Il canto di un’infinità di uccelli accompagnerà il nostro cammino.
OL DONYO LENGAI: NELLA BOCCA DEL VULCANO
Salita al vulcano attivo Ol Donyo Lengai (2980 m)
A notte inoltrata si parte in auto fino ai piedi della montagna sacra del popolo Masai. La lava di questo vulcano, composta da carbonatite di sodio, è estremamente friabile e risalire il suo cono perfetto, sempre più ripido, richiederà 5 ore di dura fatica. Dopo 1900 m di dislivello, arriveremo sul cratere (2980 m) e, ascoltando lo sciabordare della lava, assistendo estasiati al sorgere del sole. L’alba infatti ci disvelerà il paesaggio incredibile degli altipiani del Ngorongoro e del Lake Natron.
Noteremo anche che la montagna sembra innevata: la lava di questo vulcano infatti, al raffreddamento acquista una colorazione biancastra e conferisce alla montagna una tonalità particolare. La discesa sarà altrettanto impegnativa della salita o forse anche di più, almeno 5 ore saranno necessarie per tornare alla base della montagna, ormai con il sole altro in cielo.
MONTE MERU
3 giorni per raggiungere i 4566 m del Monte Meru, a poca distanza dal Kilimajaro.
La foresta, gli animali selvatici e gli ambienti alpini ripagheranno ampiamente la vostra fatica
Trekking
Percorrere a piedi una terra è il modo migliore per conoscerla davvero
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Mare
Isole esclusive, paradisi di coralli, spiagge bianchissime, antiche città profumate di storia
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